Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: tra

Numero di risultati: 173 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Il divenire della critica

251722
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

tra una vocazione naturale e una eccezionale capacità inventiva. Nato a Rosario (in Argentina) nel 1899 da famiglia italiana e stabilito sin dal 1905 a

Pagina 102

Il divenire della critica

A questo primo periodo milanese, diviso tra la produzione di graffiti e sculture e quello di ceramiche «ornamentali», doveva seguire il periodo

Pagina 103

Il divenire della critica

di comodo, occasionali, o blasfematorie, ma riguardano proprio il problema stesso che intendo affrontare: quello del rapporto tra opera plastica e

Pagina 122

Il divenire della critica

Ecco perché gli «oggetti plastici» come quelli, ad esempio, di Kelly (tra i più rigorosi ed efficaci), di Pfahler, di Caro, di Luginbühl (ricordo la

Pagina 128

Il divenire della critica

E, dietro al contenutismo, ci sono altri elementi che s’identificano con il rapporto tra invenzione figurale e pregnanza visuale, tra accettabilità

Pagina 13

Il divenire della critica

A questa situazione complessa per le interferenze e le alleanze tra arte e società, politica e mercato, si aggiunge un altro elemento che non può

Pagina 13

Il divenire della critica

A questo punto un’ultima distinzione potrebbe essere compiuta tra opere figurative e non, presenti a questa mostra: distinzione, ovviamente, di

Pagina 131

Il divenire della critica

come l’informale, la pop, e la op, nei paesi più diversi e tra di loro discosti quasi per una sorta di germinazione spontanea che ebbe la sua

Pagina 133

Il divenire della critica

ciò premette la necessità di delineare una distinzione tra la performance rappresentata dall’opera pittorica e il suo deciframento1. In questo progetto

Pagina 14

Il divenire della critica

D’altro canto nella mostra di Foligno venivano a confluire esperienze di generi molto diversi tra di loro che traevano la loro origine da settori

Pagina 141

Il divenire della critica

Tra quelle più indovinate vorrei citare subito quella di Gino Marotta: l’effetto di «foresta speculare incantata» raggiunto dalla sua costruzione era

Pagina 143

Il divenire della critica

Forse, la buona riescita degli artisti cinetici era, tra tutte, quella più facilmente prevedibile, e difatti risultò anche quella che offriva meno

Pagina 143

Il divenire della critica

rapporto - sempre così confuso - tra le diverse arti. A dimostrare cioè, in primo luogo, la possibilità di utilizzare monumenti antichi a scopi moderni

Pagina 147

Il divenire della critica

Altri scultori in cui l’elemento narrativo-letterario è assai vivo sono, ad esempio, il napoletano Perez, il romano Marotta con le sue figure tra l

Pagina 156

Il divenire della critica

interdipendenza tra valori artistici e sociali e, d’altro canto, per la mancanza attuale d’una autentica coesione tra gli stessi. In altre parole

Pagina 157

Il divenire della critica

movimenti «rivoluzionari», e addirittura autolesionistici da parte di artisti anche tra i più onesti e sinceri.

Pagina 161

Il divenire della critica

Oggi, dunque, tra l’opera ancora artigianale, tra il «quadro dipinto», la «statua plasmata» e la «struttura primaria» o il «multiplo» eseguito in

Pagina 168

Il divenire della critica

Del resto la proiezione di opere di alcuni dei migliori nostri «sperimentalisti filmici» (così diversi tra di loro come Baruchello, Leonardi, Patella

Pagina 175

Il divenire della critica

Ecco, dunque, che solo dal continuo incontro, dal conflitto, ma anche dall’osmosi, tra «naturale» e «artificiale», tra «tecnologico» e «fantastico

Pagina 177

Il divenire della critica

un epoca in cui la scultura (e anche la pittura dato che ormai i confini tra le due arti sono il più delle volte scomparsi) doveva adeguarsi ai metodi

Pagina 179

Il divenire della critica

«giovane critica» ad Amalfi (organizzata da Marcello Rumma con una mostra ordinata da Germano Celant) è stata tra le più esemplificative di questa

Pagina 187

Il divenire della critica

fenomeno abbastanza singolare: quello d’una dissociazione tra critica e valore, tra critica e gusto; in altre parole tra elemento assiologico e

Pagina 21

Il divenire della critica

, Marotta), e dell’interagire tra i diversi media estetici (La Pietra), insieme ad una costante ricerca dell’aggancio tra la tradizione e l’avanguardia

Pagina 210

Il divenire della critica

Questo fatto non costituisce ancora la presenza d’un dialogo tra creatore e spettatore, tra emittente e ricevente, come sarebbe auspicabile per il

Pagina 221

Il divenire della critica

perfezionati laboratori astronomici e astrofisici, non deve far specie a chi tenga conto della mutata «funzione» (in senso mukařovskiano)1 tra l’arte d

Pagina 23

Il divenire della critica

A queste quattro fasi, che segnano la dialettica dei rapporti tra opera d’arte e impegno sociale, si aggiunge negli ultimi sei o sette anni l’avvento

Pagina 233

Il divenire della critica

Tra coloro che fanno ancora spesso ricorso a immagini sussunte dall’universo pittorico (anche se spesso solo per negarle o per deviarne l

Pagina 244

Il divenire della critica

Per quanto riguarda il rapporto tra arte e gusto e quindi tra critica impostata sul problema del gusto o meno, la faccenda non cessa di complicarsi

Pagina 25

Il divenire della critica

detto Husserl) per imbastire un dialogo tra sé e il prossimo, tra artista (l’attore) e il pubblico.

Pagina 254

Il divenire della critica

Piuttosto che d’una contrapposizione o duna identificazione tra storia dell’arte e storia della filosofia, sarebbe opportuno discorrere di

Pagina 256

Il divenire della critica

, insieme ad alcuni musicisti eterodossi (Chiari, Paik), che riesce a dar vita ad un nuovo modo d’intendere la musica: fuori dalle polemiche tra

Pagina 256

Il divenire della critica

stilistiche e anche a periodi storici diversi eppure tra di loro cooperanti. È qualcosa di facilmente documentabile: basta por mente alla compresenza di

Pagina 261

Il divenire della critica

aggiustamenti. Per cui non è neppure possibile valutare in maniera identica il rapporto tra l’oggi e l’ieri senza tener conto della diversa guisa in cui

Pagina 30

Il divenire della critica

Il sottile slittamento nella coincidenza tra quello che si suol definire opera d’arte e il suo attuale «contenuto», si rivela anche in un altro

Pagina 34

Il divenire della critica

Ma le cose sono in parte cambiate con l’avvento e l’infittirsi di mescolanze tra i diversi linguaggi artistici. Il che non significa che siano

Pagina 35

Il divenire della critica

quella odierna, dilaniata tra egoismi capitalistici e restrizioni totalitarie.

Pagina 36

Il divenire della critica

d’una dimensione sintattica nel senso carnapiano del termine che intendo interessarmi, ossia dei legami intercorrenti tra i segni stessi più che di

Pagina 43

Il divenire della critica

Ma, prima di passare a considerare le altre tendenze e le altre personalità di rilievo, vorrei soffermarmi su quello tra i nostri pittori che ha

Pagina 45

Il divenire della critica

Il bivio a cui si trova l’arte d’oggi (1960), tra figurazione e astrazione, tra geometrismo e informalismo, tra valore «materico» e valore «gestuale

Pagina 51

Il divenire della critica

Guai se non credessimo ad un rapporto specifico - vogliamo dire isomorfico? - tra le manifestazioni artistiche e la strutturazione della nostra

Pagina 52

Il divenire della critica

cavallo tra la fine dei grandi movimenti del cinquantennio appena trascorso (futurismo e cubismo, neoplasticismo e espressionismo) e l’avvento di

Pagina 53

Il divenire della critica

Ma mi preme a questo punto di affrontare una terza importante questione, quella che si riferisce ad alcune opere tra le più significative di questa

Pagina 59

Il divenire della critica

critici di allora. Infatti, alcune mostre collettive dedicate all’arte astratta, allestite tra il 1945 e il 1948 alla Galleria Bergamini, alla Galleria

Pagina 62

Il divenire della critica

, dovevano costituire il punto di partenza per quelle ricerche di interazione tra le arti: tra pittura scultura e architettura, tra arte e industria

Pagina 63

Il divenire della critica

, Van Doesburg), dall’altro a quei primi e coraggiosi tentativi già iniziati tra le due guerre dagli artisti del gruppo del Milione (Reggiani, Soldati

Pagina 63

Il divenire della critica

Anche di Mauro Reggiani - tra i primi italiani a sposare il verbo non-figurativo - si può dire che, nonostante gli influssi del neoplasticismo

Pagina 64

Il divenire della critica

documentazione dell’attività del gruppo, insieme a poesie e a scritti critici. E mi piace, oggi, ricordare come tra i poeti invitati a partecipare a questi

Pagina 66

Il divenire della critica

Non posso qui analizzare partitamente le singole opere, ma, limitandomi a descrivere grosso modo quelle tra di loro più distinte, ricorderò, tra le

Pagina 73

Il divenire della critica

di Oldenburg, come di quelli di Chamberlain. La loro importanza sta altrove: sta nell’aver compreso che soltanto con il connubio tra high-brow e low

Pagina 99

Il divenire della critica

solo quello di sapersi avvedere dei rapporti intercorrenti tra creatività artistica e attività sociale, tra realizzazione di opere, oggi definite come

Pagina XV

Cerca

Modifica ricerca